Difficile pensare al risparmio in un periodo in cui la crisi economica intacca buona parte della popolazione, una buon parte del quale purtroppo anche io e la mia famiglia facciamo parte.
Che io non lavori è risaputo e fare la mamma 24h è una cosa che mi piace molto, ma sarebbe da ipocrita non dire che vorrei avere più tempo per me. Del tempo in cui so di essere ancora più utile alla mia famiglia contribuendo economicamente alle spese quotidiane.
Questo comporterebbe indubbiamente una notevole diminuzione di quello che potrei dare ai miei uomini in termini di tempo, ma essendo la giornata composta da sole ventiquattro ore ed essendo genitore si sa, nella vita vanno fatte delle scelte e dei “sacrifici” che se ben organizzati possono portare ad una vita migliore per tutti.
Proprio perché questo è un momento di grossa difficoltà è importante per me che i nostri figli imparino, anche se sono molto piccoli, a comprendere nelle loro piccole vicende quotidiane, quanto può essere importante il valore dei soldi. Ringraziando il cielo infatti Cesare ad esempio non è un bambino pretenzioso o uno di quelli che ti mette il broncio quando davanti ad un acquisto gli si dice di no.
Capita che ci rimanga male, è innegabile e comprensibile, ma si cerca sempre di fargli capire utilizzando le giuste parole che in quel preciso momento non è possibile comprare quella determinata cosa.
Cerchiamo di ovviare al problema facendogli comprendere che in realtà quel particolare oggetto non gli serve o che ha già qualcos’altro di simile e ammetto che nonostante l’età lui è sempre abbastanza comprensivo.
Fino ad oggi, data anche la loro tenera età, sono stati abituati a conservare i loro soldini all’interno del salvadanaio in cameretta in cui generalmente infilano le monete che raccogliamo come resto dalle varie tappe di spesa della giornata.
Per loro il momento del salvadanaio è diventato una sorta di gioco che inizia tutto dalla comparsa delle monetine da dietro il loro orecchio, proprio come una magia. Monete che una volta inserite all’interno del barattolo di latta rimangono li e non si toccano più.
Un salvadanaio che proprio per i problemi che spiegavo all’inizio si riempie lentamente e con qualche difficoltà ma che, quando è pieno viene svuotato per fare spazio al cambio in contanti. Quegli stessi soldi che vengono poi versati nei loro rispettivi conti di risparmio.
Tutto questo perché, anche nella speranza che un giorno possano esserci tempo migliori, loro possano comprendere al meglio la fatica del riuscire a risparmiare del denaro e darne allo stesso il giusto valore.
Io ad esempio ho iniziato a responsabilizzarmi dopo aver ricevuto il mio primo PagoBANCOMAT® ricevuto dalla banca dopo aver aperto il mio primo conto corrente per far si che mi accreditassero lo stipendio (tempi d’oro quelli). Mi aiutò a comprendere meglio come e quando spendere i miei soldi, perché se non mi fossero bastati sarei rimasta a bocca asciutta fino al mese successivo.
E in un’epoca di crisi economica come questa è necessario più che mai rendere i giovani consapevoli del valore dei soldi facendoli familiarizzare con gli strumenti di pagamento in maniera adeguata affinché possano disporre del proprio denaro in maniera responsabile.
Prima o poi infatti anche per noi finirà la fase della monetina nel salvadanaio e probabilmente passeremo direttamente allo stadio: “mamma mi dai cinque euro?” Ecco… quello sarà sicuramente il periodo di transizione che di più odierò.
Il momento della paghetta sarà una fase molto delicata che bene o male tutti abbiamo attraversato e che spero inizi il più tardi possibile. Questo perché vorrei che già in fase adolescenziale i miei figli possano contare su una carta di debito o su una carta prepagata che si appoggi direttamente ai loro conti senza essere necessariamente e direttamente legati ai contanti.
E se ci si pensa non è una cosa così assurda perché se il PagoBANCOMAT® ha aiutato me a comprendere meglio come dilazionare e responsabilizzare le spese (quando in realtà non mi mancava nulla per poter spendere e spandere ogni centesimo) perché non dovrebbe farlo con i miei bambini?
Potrei tenere sotto controllo tutte le loro spese e i prelievi fatti all’ATM vincolando tutte le uscite con dei limiti mensili mentre con una paghetta in contanti, conoscendomi, perderei il conteggio alla seconda richiesta: ne sono certa!
La comodità del PagoBANCOMAT® è un servizio che rende possibile educare i più giovani ad amministrare saggiamente il proprio denaro e, contemporaneamente, consentire ai genitori di controllare le spese dei figli.
L’insegnamento del valore del denaro riveste una tappa fondamentale nello sviluppo di una responsabilità sociale poiché significa formare adulti che un domani saranno in grado di dare il giusto valore, oltre che al denaro, anche al lavoro e all’acquisto.
Anche adesso ad esempio preferisco utilizzare la carta di pagamento per qualsiasi cosa: tutto rimane segnato sulla movimentazione del conto ed è impossibile perdere il controllo sulle spese (che con la memoria che mi ritrovo ultimamente è una vera salvezza).
E se proprio ogni tanto voglio “barare” con qualche piccola spesuccia extra per me o per i miei bambini, ho sempre nascosta e pronta all’utilizzo nei casi eccezionali la mia carta prepagata di riserva. Quella stessa carta della quale nemmeno il marito ha il controllo!
2 comments
ciao Giada
fai molto bene , insegnare il valore dei soldi di questi tempi è essenziale ! io con mia figlia grande ( 17) ci ho provato e riprovato e devo dire che lei ha un rapporto molto strano con i soldi .. devo premettere che nonostante la crisi ci abbia dimezzato le entrate sono anche abbastanza fortunata , i miei figli hanno dei prozii ,zii e una nonna che regalano spesso soldi .. infatti come ti dicevo quest’anno la grande ha dovuto intaccare il suo piccolo tesoretto per poter andare in gita a Dublino con i suoi compagni di classe … purtroppo io non ci sarei riuscita .. il suo rapporto col denaro è strano ; quando la zia preferita ( chi sa perché ?) le regala 20euro le spariscono in men che non si dica .. però ho notato che stare una settimana a Dublino le ha dato una bella scossa ! tanto che quando mi telefonava e mi diceva ” sai mamma i miei compagni sono andati a mangiare fuori.. ma io no .. non voglio spendere tutti i miei soldini !! ” io rimanevo perplessa ma mi ha sorpreso al ritorno notare che non aveva speso tutta la cifra che si era portata .
Col piccolo invece mi sa che sarà più difficile ; esce con me ..tutto bene , esce col papà torna con un giocattolo…
la settimana scorsa , sono andati insieme in discarica .. è tornato con un giocattolo ! … la vedo buia !!.
Credo che le difficoltà nell’apprendere la reale importanza del denaro esista per tutti e sia sicuramente più accentuata negli adolescenti che, vedendo gli amici, si fanno influenzare spesso e volentieri. Nella società di oggi tra l’altro il denaro porta ad emarginare e ad essere emarginati proprio per un ignoranza di fondo dove “se tu non sei alla mia altezza allora non mi meriti” e questo sconvolge molto i giovani.
Confido che la nostra generazione soprattutto, che sta soffrendo e vivendo sulla propria pelle le grandi difficoltà che quotidianamente si incontrano nel voler e poter sostenere una famiglia, siano da sprono per insegnare i giusti valori alle generazioni future facendo comprendere che non tutto si può o si deve, soprattutto in momenti di crisi come questo.
Ti faccio un grande in bocca al lupo ( e lo faccio anche a me XD)!
Un abbraccio :***