Amo uscire con i miei bambini. Amo passeggiare con loro e amo passare quanto più mi è possibile del tempo in loro compagnia.
Che sia estate o inverno e che faccia più o meno caldo, sicuramente il mio modo preferito per uscire di casa all’aria aperta è camminare e proprio per questo, anche abitare in un piccolo paese di periferia mi offre la possibilità di non dovermi attrezzare necessariamente con la macchina per qualche esterna veloce.
È risaputo infatti che ho un immane passione per i passeggini e nonostante mi piaccia alternare con fasce, marsupi o con l’aiuto di un eventuale pedana le nostre uscite, le quattro ruote non motorizzate sono indubbiamente la mia prima scelta.
Mi piace uscire di casa sapendo che mio figlio o miei figli vengano cullati dalla mamma. Mi piace potermi fermare e interagire con loro ogni qual volta ne senta il bisogno e in ogni luogo ci si trovi. Con la macchina ad esempio è una cosa che non si può fare: o stai attenta alla guida o dai retta a tuo figlio e questo “distacco” non lo apprezzo affatto.
Usiamo la macchina solo quando ci dobbiamo spostare per lunghi tragitti ma persino per la spesa, se non è una di quelle da tre per due nella quale si ha l’istinto compulsivo di fare shopping sfrenato, usiamo sempre e solo il passeggino.
Questo nonostante tra l’altro casa nostra sia posizionata più in alto rispetto al centro del paese e renda quindi più difficoltoso il rientro essendo completamente in salita, preferisco fare uno sforzo in più (chiamato anche ginnastica gratuita) che avere la pigrizia di usare la macchina e rischiare di perdermi chiacchierate e paesaggi in ottima compagnia.
Che poi sforzo… se il passeggino è buono il rientro tanto difficile non è!
Chi mi segue sa che di certo la scelta delle quattro ruote in casa nostra non manca di certo e avendo due bimbi di età e esigenze diverse e prossima ad una new entry, onestamente non è poi così male averne più del necessario. Questo anche perché capita che anche i nonni possano aver bisogno di uscire con i nipotini per goderseli un pò e senza dover fare avanti e indietro con un solo mezzo, abbiamo la possibilità di avere degli appositi parcheggi in ognuna delle nostre case.
Dalla mia passione e dalla mia voglia di sperimentare sempre prodotti nuovi è nato anche il mio soprannome nel web de “La regina dei passeggini“. Lo adoro, mi rispecchia tantissimo e soprattutto mi da la possibilità di aprire la porta a prodotti delle volte poco conosciuti che risultano davvero validi nelle loro funzioni.
E a proposito di validi, posso per esperienza assicurare che non tutti i passeggini sono uguali, che non sempre (ma questo per tutte le cose) prezzo alto vuol dire “qualità” e allo stesso tempo nemmeno l’inverso.
Tra i tanti modelli che ho avuto modo di conoscere e testare, ce n’è stato uno che ho potuto valutare in modo approfondito e visto il successo che ha riscosso il post di presentazione scritto esattamente un anno fa, ho ritenuto giusto che nel mio imparziale giudizio, ci fossero tutte le conoscenze adatte per poterne parlare.
L’Ovo Premium di Brevi è da considerare a parer mio il miglior passeggino in assoluto tra tutti i i suoi competitor di fascia media. Lo abbiamo utilizzato tutti per più di un anno prima di esser certa di questa affermazione.
Facendo finta di potermi ritenere un esperta in materia dove sono appunto l’unica che in casa ne capisce di più, Ovo Premium è a prova di papà, a prova di nonni e a prova di fratello maggiore. Sembrano fesserie, ma per chi come me è già mamma sa perfettamente che non è esattamente così.
Noi donne siamo più portate e volenterose nell’apprendere informazioni che ci riguardano più da vicino visto che solitamente i primi mesi di vita di un neonato si passano a stretto contatto con la figura e materna e per questo bisogna essere sempre pronte e tempestive. I papà invece tendono a contare sempre sulla collaborazione della mamma per aprire o chiudere un passeggino, per saper come si bloccano i freni o come si regola il maniglione. I nonni invece sono un caso proprio a parte: a loro tendenzialmente bisogna fare una scuola di preparazione psicologica per ogni accessorio di ultima generazione soprattutto se fabbricato dopo il 1990.
Ovo Premium invece è risultato il prodotto decisamente all’altezza delle aspettative: pratico, comodo, facile da chiudere e aprire e soprattutto (cosa fondamentale) ben apprezzato da entrambi i miei figli.
Mi sono divertita a portarlo sullo sterrato, sulla sabbia, sull’asfalto… l’ho messo alla prova su ogni terreno e si è sempre comportato alla grande. Gli ammortizzatori sulle quattro ruote hanno impedito che anche nei terreni più ostili i miei figli potessero soffrire “il mal di terra”.
La seduta ampia e profonda mi ha sempre permesso di riuscire tenere i miei bimbi tranquilli anche per delle ore senza vederli annoiare o stancare per la posizione e poi, quando si addormentavano, bastava solo reclinare la seduta e addio… ci si vedeva dopo qualche ora. E poi è alta come quasi in nessun passeggino e permette al passeggero di godersi il panorama, che scusate se qui da noi è una favola 365 giorni all’anno, e ancor più importante di non respirare direttamente gli scarichi delle auto.
Si è dimostrato soprattutto un fedelissimo alleato dei nonni (si… avete capito bene… nonni!) che nonostante l’età (sono giovani i miei eh… ma sono sempre dei nonni!) si scarrozzano il si fa per dire mini si fa per dire nipote avanti e indietro a spasso con il praticamente ormai loro Ovo Premium.
Non avevo mai visto soprattutto mio padre così in confidenza con un oggetto che riguardasse i neonati che non fossero qualcosa di universalmente identico a quello che usava con me 30 anni fa (vedi pannolini). Ho mostrato solo una volta ad entrambi i miei genitori come chiudere e aprire il telaio e in un solo colpo hanno memorizzato tutto. Il passeggino rimane completamente assemblato (non ha bisogno di staccare la seduta) chiudendolo con due mani e aprendolo con una.
Queste, insieme ad altre innumerevoli caratteristiche nella quale non mi dilungo troppo se no va a finire che faccio concorrenza la divina commedia, rendono l’Ovo Premium di Brevi assolutamente un passeggino alla portata di tutti sia come funzioni (non manca davvero nulla) e sia come versatilità. Tra l’altro è acquistabile sia singolarmente che in versione duo e trio… della serie meglio di così di muore.
Con noi ha avuto e continuerà ad avere l’ok da parte di tutti visto che ormai è entrato ufficialmente come membro onorario della famiglia Zappia-MammaCheVita ma rimarrà l’intoccabile gingillo dei nonni che da mesi mi limito purtroppo solo a fotografare e proprio in merito vi consiglio d leggere il primo post su questo passeggino dove potrete vedere alcune immagini più dettagliate del nostro bellissimo quattro ruote.
Non volevo convincervi, ma so di esserci riuscita…
p.s. Vi ho già detto che con Ovo Premium noi facciamo anche le scale (da aperto)?? Forse no… 🙂