Una delle parti piu divertenti dell’essere una mamma é sicuramente quella in cui ci si dedica alla scelta dei particolari. Possano essere capi d’abbigliamento, accessori o puericultura, ogni minimo dettaglio é selezionato con una cura minuziosa.
Questo accade in tutti (o quasi) i momenti della maternitá siano essi quelli dell’attesa o quelli di quando gia una donna é giá piacevolmente diventata mamma.
In tutti i casi tutte le scelte e tutti gli acquisti sono dettati dal cuore e da un’estrema valutazione di quelle che potranno o possono essere le esigenze dei genitori o del figlio stesso.
I miei primi acquisti da futura mamma ad esempio furono pensati per un bimbo solo perché quello che mi sarebbe toccato dopo la mia prima gravidanza, era di essere una monomamma. La dolce attesa infatti mi aveva dato la possibilitá di poter entrare in questo mondo in punta di piedi dedicandomi solo ed esclusivamente a quello che una volta nato si sarebbe chiamato Cesare.
Una carrozzina, un lettino, un passeggino, un solo vestito per ogni modello… tutto era pensato esclusivamente per lui e questo mi portò a fare acquisti spropositati comprando spesso più del dovuto inizando giá a viziare quel figlio che ancora doveva arrivare.
Una volta nato ovviamente le cose non cambiarono affatto. Tutti i pensieri e le esigenze erano rivolte verso di lui e verso quelle che erano le piccole cose che mi facevano sentire a mio agio con il suo piccolo mondo.
Passammo un anno in questo modo.
Un anno pieno di sogni realizzati e momenti di estrema intimitá nel nostro essere solo noi, fino a quando non scoprimmo che a breve la nostra famiglia si sarebbe allargata.
Quella scoperta mi proiettó in un mondo di scelte tutto nuovo.
Il periodo in cui avrei messo al mondo un fratellino per mio figlio era diametralmente opposto a quello del nostro primogenito e questo ci portò a scoprire nuovi mondi e a valutare nuove prospettive. Le esigenze per quanto simili sarebbero state molto differenti comprese quelle dove, nonostante non fossero due gemelli, per necessità qualche accessorio della fratellitudine sarebbe dovuto essere doppio.
E questa scelta iniziò con la ricerca di un nuovo passeggino.
L’entusiasmo che mi colpí fu immenso perche da sempre, io ho avuto un enorme passione per la pericultura. Capire la differenza dei modelli, comprendere perché acquistare un modello piuttosto che un altro e decidere anche insieme a mio marito quale sarebbe stato il piu adatto alle esigenze di tutti.
Avevo deciso che avrei desiderato un gemellare nonostante i miei bambini avrebbero avuto quasi venti mesi di differenza. Eppure un passeggino doppio era l’unica soluzione che avevo valutato perché sapevo che sarebbe stata la più idonea.
Girammo per mesi alla ricerca di quello che potesse fare al caso nostro ma non trovammo mai nulla che ci sembró adatto.
Il colpo di fulmine lo sperimentai casualmente in un pomeriggio come tanti. Vidi per la prima volta un passeggino doppio a treno che mi piaceva. Mi paiceva davvero! Lo osservai mentre una mamma spingeva i suoi gemellini per andare a recuperare l’auto dopo aver fatto la spesa.
Furono una manciata di secondi ma abbastanza sufficienti per potermene innamorare.
Tornata a casa passai tutto il mio tempo alla ricerca di quel passeggino doppio che tanto mi aveva colpito senza però conoscerne il nome. Senza essere riuscita a vedere nemmeno di che marca fosse.
Era come cercare un ago in un pagliaio. Ma d’altronde, quanti passeggini gemellari a treno potevano esistere la mondo? La ricerca non fu semplice ma dopo del tempo riuscii nell’impresa.
Il modello che tanto mi aveva affascinato era lo Zoom di ABC Design, bellissimo nello stile tanto da incuriosirmi al primo sguardo.
Cercai dove fosse possibile acquistarlo o comunque dove poterlo vedere dal vivo, ma in tutta franchezza non trovai nessuna informazione in merito. Eppure quella mamma sicuramente non se l’era fatto spedire dalla luna!
Dopo un piccolo periodo di inutili ricerche abbandonai l’opzione per questo modello auto-convincendomi fosse troppo ingombrante, troppo pesante e che probabilmente nella macchina non sarebbe entrato.
E decidemmo di organizzarci con la pedana e poi.. Beh poi ci avremmo pensato.
Da allora sono passati due anni e nel frattempo ho avuto la possibilità di realizzare il mio piccolo sogno: provare ABC Design Zoom.
Ai tempi lo vidi bianco con il telaio nero: una vera bomba! Mentre con il senno di poi ho decisamente scelto un colore molto più comodo da pulire e soprattutto che “nasconda” lo sporco grazie al suo tessuto.
Mi é stato regalato in grigio mélange con la doppia seduta e i dettagli in pelle color nocciola.
Molto più bello di quanto ricordassi, ha affascinato subito tutti. Bimbi compresi.
Montarlo é stato semplicissimo e mi ha fatto comprendere molti dettagli che possono risultare comodi in caso di necessità come il poter smontare le ruote con uno scatto per farlo passare in spazi più ristretti.
Le sedute sono reclinabili a 180 gradi per una posizione più comoda per la nanna in qualsiasi momento della giornata e questo é un grande aiuto soprattutto nelle passeggiate serali dove puntualmente Vincy crolla dal sonno dormendo beatamente.
Tra i tanti passeggini che fino ad oggi abbiamo provato tra l’altro questo é l’unico con la cinghia per il ciuccio che mi consente di non perderne uno ogni volta che mettiamo il naso fuori casa.
Ed é perfetto anche per portare i bimbi a spasso sotto il sole perché tutti i tessuti, comprese le grandissime cappottine, sono lavorati in modo da essere protettivi con fattore PF50 per la pelle dei più piccoli.
Non si passa nemmeno inosservati quando si va in giro tutti e quattro.
Bimbi che chiedono ai genitori un passeggino uguale, mamme che mi chiedono informazioni e amici spiritosi che vorrebbero un passaggio.
Personalmente lo trovo bello, comodo e molto funzionale anche se, forse, ha un unica pecca: diventa pesante se spinto in salita con due bimbi grandi come i miei. Sommando il peso di entrambi i miei figli infatti superiamo i 30 chili più il peso del passeggino ma questo rimane comunque un dettaglio soggettivo visto che Cesare, di quasi quattro anni, non dovrebbe più essere passeggino dipendente da un pezzo.
Ma lo adora e noi cerchiamo di accontentarlo fino che é possibile.
Entrambi adorano il loro Zoom. Giocano e interagiscono tra di loro anche con le sedute fronte strada ma le combinazioni di montaggio sono davvero infinite perché questo é un passeggino gemellare a tutti gli effetti sin dalla nascita.
E anche se noi lo stiamo sperimentando solo con le sedute, avremo modo di conoscerlo ancora meglio nella versione fratellare con l’arrivo del piccolo Cenza per valutare effettivamente tutte le sue prestazioni anche con a bordo una navicella e il suo neonato.
Nel frattempo tutto il duro lavoro sta “solo” nel riuscire a convincere Cesare a rinunciare cedere il suo posto, come ogni fratello maggiore é sacrificato a fare.