Buon 2° compleanno Cesare

La settimana scorsa ho vissuto uno dei giorni più belli da quando sono mamma: il secondo compleanno di mio figlio Cesare. Il 25 novembre è stato il giorno che rappresentava la fine di due lunghe ed estenuanti settimane di duro lavoro e di messa alla prova per me, reinventata pasticcera e organizzatrice di eventi. Per l’occasione infatti, dato il deludente risultato delle torte dell’anno scorso, ho voluto creare tutto con le mie mani, torta compresa appunto. Le due torte dell’anno precedente infatti erano state buonissime ma davvero troppo ornamentate di pasta zucchero che è praticamente finita tutta nella spazzatura. Nessuno l’aveva mangiata ed essendo che alla fine delle torte il peso più grosso è proprio quello e le torte lavorate il pdz non sono proprio economiche, ho preferito tentare di testa mia una cosa nuova, in un tema che sapevo che sarebbe piaciuto a mio figlio, così al massimo avrei pianto solo i pochi euro spesi e un po’ di più il tempo dedicato a creare tutto.

Abbiamo passato giorni in cui in casa si mangiavano solo torte, quasi anche a pranzo e a cena, questo perché lo ammetto: non avevo mai preparato una torta in vita mia. Le prove sono state continue e assidue: pan di spagna, pasta di zucchero, dolcetti, ricette. In cucina ogni giorno sembrava fosse esplosa una bomba ma il risultato finale, nonostante la stanchezza accumulata, è stato davvero soddisfacente.

Il protagonista dopo Cesare, è stato Olaf di Frozen da lui adorato con la famosa frase: “Ciao io sono Olaf, e amo i caldi abbracci”. Alla festa Cesare si è divertito un sacco con i suoi amichetti e la casa in generale sembrava un campo di battaglia, c’erano giochi ovunque, la camerata sottosopra, ho trovato segni di penna e pennarelli su qualsiasi tessuto e tempera di matite in posti che non mi ero accorta esistessero ma Cesare era felice e quella era per me l’unica osa che aveva davvero contato. Dopo un oretta di giochi ho tirato fuori il mio capolavoro dal frigo (perché per me era un capolavoro) e ho mostrato a Cesare la sua torta: la sua espressione mi ha ripagato di due settimane senza sonno.

È stato bello vederlo scartare i regali, rimanerne stupito e vederlo in azione con quello che lo aveva colpito di più. Essere tutti insieme per lui e con lui è stato emozionante e quello che mi fa sorridere è che tutto questo lo potrò rivivere ancora una volta grazie al regalo più bello che noi potessimo fare a nostro figlio: il suo fratellino.

Una giornata da ricordare, due feste meravigliose, il mio bambino felice dal primo momento all’ultimo e la giornata è volata. Non avrei potuto davvero chiedere di meglio per festeggiare il secondo compleanno del mio piccolo grande Cesare.