Mancano solo cinque giorni a Natale. I cinque giorni che saranno sicuramente i più lunghi dell’anno.
I più lunghi perché la casa è uno schifo. Ci sono milioni di panni da stirare nonostante l’asciugatrice abbia fatto capolino a casa nostra ma dove, viste le belle giornate, ho avuto la brillante idea di appendere tutti vestiti sullo stendino.
Anche le pulizie sono indietro anni luce e l’albero di Natale è in continuo rifacimento perché BigV ha deciso di fare quello che non è mai stato fatto da quando sono mamma: far cadere tutte (e sottolineo tutte) le palline dell’albero ogni santissimo giorno.
Tutto questo sono certa che, unito a milioni di altre terrificanti situazioni ingestibili, terrà babbo Natale a chilometri di distanza da casa nostra. E non mi dispiace per i miei figli che tanto bravi poi non sono stati, ma per tutti quei bambini che abitano vicino a noi e che aspetteranno svegli la notte solo per incontrare l’uomo barbuto che sgattaiola dentro casa per lasciare i doni sotto l’albero.
Nonostante tutto però i regali ormai ci sono e i miei figli hanno solo cinque giorni per dimostrare a noi ma soprattutto all’uomo in rosso, che almeno a Natale si è tutti più buoni. O quanto meno ci si prova!
La nostra ricerca dei regali è partita già da ottobre approfittando di sconti e occasioni di vario genere.
Iniziando dai supereroi abbiamo deciso come sempre di scegliere qualcosa che non facesse discutere i più grandi. Qualcosa che potesse aiutarli a giocare insieme come del resto, tra un litigio e l’altro, amano tanto fare.
Degli immancabili però, fanno anche parte i regali musicali.
Loro che di musica vivono ogni giorno e che è come una dipendenza.
Noi che li sproniamo tantissimo seguendoli in quest’avventura che potrebbe trasformarsi anche in qualcosa di più di una semplice e curiosa passione perché la musica apre il cuore e l’anima. Decidendo che questo Santo Natale sarà anche pieno di allegria proprio in questo senso.
Amano cantare e amano suonare tanto da aver collezionato (e rotto) fino ad oggi ogni qual si voglia strumento.
Cantano e suonano le canzoni popolari tipiche della tradizione calabrese insieme al papà. Cantano e suonano a squarciagola le canzoni delle band preferite della mamma. E cantiamo e suoniamo tutti insieme tutto ciò che invece appartiene alle passioni di famiglia.
Ma tamburi, flauti, pianole e organetti non sono mai stati abbastanza. Non sono mai stati così coinvolgenti come invece spero lo siano i loro nuovi doni.
Ai nonni è stato detto di organizzarsi con l’acquisto di due chitarre uguali a quelle del marito così finalmente la smetteranno di contendersi la sua che per altro non è nemmeno un giocattolo.
Noi invece abbiamo pensato a tutto il resto.
Per loro che amano stare al passo con il tempo, ho pensato che nulla potesse essere più bello di una torre altoparlante per il karaoke. Una e vera propria cassa che amplificherà al massimo i nostri concerti che puntualmente fanno tutti i giorni.
La parte più “triste” è anche che non avendo vicini, non ci sarà nessuno che si potrà lamentare della confusione che si creerà a qualsiasi ora del giorno e questo mi darà il diritto di poter soffrire di un felice mal di testa 24h su 24h in solitudine. Alleluia…
Ma per farli felici diciamo che poco importa.
Il tutto poi sarà ovviamente accompagnato da un nuovo e meraviglioso mini pianoforte elettronico. E non di quelli che hanno il pulsante con le suonerie in loop (almeno questa parte me la sono risparmiata), ma un vero e proprio pianoforte per iniziare ad apprendere le prime nozioni sulle note, imparando a suonare alcune semplici canzoni adattate ai più piccoli.
Mi auguro poi anche che tra un euforia e l’altra, si accorgano che ad aspettarli ci sia anche una cucina, che spero più che altro che mi eviti i continui prelievi di pentole e ciotole dal cassettone sotto i fornelli. Pentole (quelle vere) che tra l’altro non usano sempre per far finta di cucinare, ma che spesso e volentieri diventano a loro volta strumenti musicali di ogni specie e genere.
E se mentre uno dei due cucina l’altro impara ad andare in monopattino, avrò la garanzia di poterli tenere impegnati almeno un oretta potendo così riposare testa e orecchie dai regali precedenti.
Il monopattino ovviamente è 3 in 1. Perché almeno lo potranno usare entrambi senza troppe discussioni.
Mancano solo cinque giorni a Natale. I cinque giorni che saranno sicuramente i più lunghi dell’anno.
Ma di regali da incartare ancora ce ne sono tanti e avendo anche un bel da fare, l’unica cosa che posso sperare è che scorrano veloci. Molto più veloci di quanto non corrano già, così da poterci finalmente godere l’uno dell’altro come ultimamente a causa dei tanti impegni succede troppo poco spesso.
E non vedo l’ora di vedere quanto saranno entusiasti nello scartare i regali per scoprirne il contenuto, anche se probabilmente le nostre orecchie soprattutto alla fine almeno della prima giornata, lo saranno un pochino meno.