Amo cucinare anche se non ho una grande inventiva. Sono per lo più un tipo che sfoglia ricette semplici sul web e cerca di riprodurle in qualche modo ottenendo anche buoni risultati.
Non potrei però mai fare la food blogger. Non avrei la pazienza (e forse nemmeno il tempo) di escogitare qualcosa di nuovo ogni giorno. Ma rimango sempre incantata davanti a chi con enorme fantasia, riproduce di continuo piatti diversi utilizzando anche ingredienti che si possono trovare in qualsiasi dispensa senza la necessità di doverne acquistarne alcuni appositamente per preparare il pranzo, la cena o una merenda.
Ma anche se amo cucinare sono una persona che spesso e volentieri arrangia i suoi pasti. Non mi tiro dietro davanti ad un panino improvvisato, ad una semplice insalata di verdure o, se sono in giro, ad una bevanda tappabuco.
L’ho sempre fatto fin da quando ho spiccato il volo da quella che un tempo chiamavo casa abitando con mamma e papà.
Il lavoro, lo stare in giro, l’organizzarmi in modo improvviso mi hanno fatto apprezzare svariati alimenti che mai avrei pensato di poter assaggiare. Mi sono sempre saputa accontentare con gusto.
Poi sono andata a convivere e le cose sono notevolmente cambiate.
Cucinare per due non è più come arrangiarsi dopo dopo giorno. Soprattutto se il tuo compagno oltre che mangiare grandi quantità di cibo ama la buona cucina.
Mio marito infatti nonostante sia un acciuga essiccata mangia almeno per tre persone (beato lui). Lo osservo con invidia trangugiare qualsiasi cosa senza mettere su un etto e, visto che stupirlo è difficile data la sua provenienza da una famiglia non solo meridionale ma anche di grandi cuoche di prelibatezze, ogni qual volta si complimenta con me per un piatto, è come aver vinto l’ultima edizione di MasterChef.
Negli anni mi sono sbizzarrita in cucina tentando esperimenti e riproducendo ricette virali fino a quando il tempo, ahimè, non è venuto a mancare sempre di più.
Negli ultimi quattro anni sono nati ben tre figli che, vuoi per diverse esigenze e vuoi per orari e impegni differenti, mi hanno distolto da quello che era diventato un divertente passatempo.
Iniziando dallo svezzamento con il primo figlio, per loro preparavo un menù settimanale che mi aiutasse a fargli assimilare tutto ciò di cui un bambino ha bisogno per una dieta sana ed equilibrata. Mi sentivo una madre modello nonostante la mia imperfezione.
Ma ogni qual volta che la famiglia aumentava insieme agli impegni giornalieri non solo il mio tempo diminuiva, ma anche la mia fantasia ha iniziato a fossilizzarsi.
Mi sono ritrovata catapultata in una realtà in cui la pasta con l’olio era il piatto più prelibato che riuscissi a proporre e nonostante avessi investito denaro in varie tecnologie culinarie, con il tempo tutto mi è sembrato solo un grande spreco.
Poi alla mia porta ha bussato CucinaBarilla. Un forno 3 in 1 che funge da microonde, forno ventilato e che cucina da solo.
E per cucina da solo intendo C-U-C-I-N-A-D-A-S-O-L-O!
In pratica una manna scesa dal cielo per una mamma che, come me, non riesce a trovare il tempo nemmeno per lavarsi la faccia.
Si può persino dire che dall’entusiasmo del provarlo, abbia fatto giusto in tempo a collegarlo alla presa della corrente che già avevo scansionato un Kit CucinaBarilla per gustarne le prelibatezze.
Pane, pasta, pizza, risotto, tortellini, zuppe, torte e anche contorni. Se parliamo di farinacei non c’è nulla che non possa preparare.
E noi li abbiamo provati tutti.
Ho cucinato Ha cucinato il pane dove l’unico mio contributo è stato versare nella bowl corretta la farina e il lievito contenuti nel kit. CucinaBarilla ha pensato al resto: ha regolato la quantità d’acqua necessaria in base al tipo di cottura desiderata, ha fatto lievitare l’impasto e l’ha cotto.
Non sono andata dal prestinaio per due giorni.
Abbiamo provato la pizza dove l’unica “fatica” è stata stendere l’impasto e condirlo con la polpa di pomodoro già presente all’interno del Kit CucinaBarilla. Con tre euro di spesa (prezzo di ogni Kit CucinaBarilla) abbiamo mangiato due pizze dal gusto eccezionale.
Persino uscire per fare una passeggiata con mio figlio è diventato piacevole e meno stressante. Se prima uscivamo con l’ansia del dover tornare a casa per cucinare al marito, adesso posso rientrare e trovare già tutto pronto perché CucinaBarilla cucina tutto al mio posto.
Quello che devo fare io prima di uscire di casa è solo inserire gli ingredienti nella pentola e selezionare l’orario in cui voglio che inizi a cucinare (visualizzando anche l’orario in cui vorrei fosse tutto pronto).
È un pò come quando la domenica si va a mangiare dai nonni.
Arrivi, ti siedi e mangi.
Per non parlare di tutte le altre funzioni da non sottovalutare assolutamente.
Il microonde cucina facile e riscalda in modo omogeneo senza bruciare gli alimenti solo in alcuni punti (a chi non è mai capitato con un comune microonde?!). Scongela alla perfezione soprattutto selezionando la tipologia di prodotto e cucina anche meglio di un forno ventilato.
Ha la funzione grill, diverse funzioni combo e moltissimi accessori da utilizzare.
Ma oltre a cucinare tutto al momento grazie ai Kit CucinaBarilla, cucina solo ingredienti genuini e tutti firmati Barilla (che almeno per me è sempre una garanzia) di prima qualità e senza conservanti, coloranti o aromi artificiali.
Il nostro forno (anche se è molto ma molto di più) è arrivato insieme al mio babbo Natale che regalo migliore non poteva farmi.
Riuscire a passare più tempo dei miei figli lasciando anche l’incombenza dei fornelli a qualcuno che ci pensa per me è come un sogno che si realizza.
Un prodotto che insieme all’aspirapolvere che cammina da solo e all’asciugatrice, entra ufficialmente nel podio degli indispensabili per la famiglia.
E non bisogna per forza comprarlo eh… Si può avere anche con l’abbonamento forno in comodato d’uso gratuito + 9 kit al mese a soli 30€ al mese! Meglio di così XD
2 comments
[…] che poi con gli anni ho imparato a viziarmi: il forno che cucina da solo, la presa della corrente intelligente che accende gli elettrodomestici anche in remoto, etc, ma io […]
[…] da sola contro tutti la seconda guerra mondiale. Limitandosi, se può, nel farsi aiutare da qualche elettrodomestico che cucinerà al posto suo oppure semplicemente cercando di abbozzare qualcosa di commestibile per l’ora di pranzo […]