Enea ha cinque mesi e mezzo e io mi sto preparando psicologicamente alla fase svezzamento. Quel momento in cui ogni mamma ha tutta una sua convinzione su come procedere, su cosa fare, su come gestire le prime pappe e, spesso, su quanto sarà emozionata in questa loro prima volta.
Il primo boccone. Il primo “aaaaaammmmm pappa buona!”.
Quella voglia e quel forte desiderio di vedere come e quanto sarà bravo ma quanto sarà soprattutto pronto e curioso il proprio bambino.
Lo svezzamento infatti è un momento di grande cambiamento e crescita per ogni neonato ma anche per la sua mamma.
È il primo vero passo verso l’indipendenza di tutti i bambini. Quell’istante che immancabilmente ci farà capire che nostro figlio sta iniziando davvero a crescere.
Fino a quel momento è difficile intuire le trasformazioni dei mesi precedenti perché avendo il nostro bambino costantemente sotto gli occhi, se non fosse per le tutine da acquistare ogni tre per due, è difficile percepire questa sua crescita.
Ma lo svezzamento prima o poi arriva per tutti e inevitabilmente ci fa vedere la maternità sotto un’altra prospettiva.
Molte mamme sanno già quello che vogliono.
C’è chi sa che acquisterà gli omogenizzati di quella marca o piuttosto che di un’altra.
C’è chi sa che sfodererà le prodigiose ricette della nonna tramandate di generazione in generazione dalla notte dei tempi perché, con quelle prelibatezze, si è cresciuti tutti sani e forti. E poi si sa che le nonne hanno sempre quel tocco segreto che bisogna riuscire ad imparare.
C’è chi deciderà di acquistare tutto personalmente selezionando uno a uno ogni alimento per mettersi in cucina giornate intere perché il risultato deve essere perfetto.
E poi c’è chi, come me, sa già che prediligerà si la cucina fatta in casa ma quel tipo di cucina dove in realtà tu devi solo tagliare le prelibatezze e a cucinare ci pensa qualcun altro.
Qualcuno che magari nasca per fare questo. Qualcosa che sia programmato per preparare alla perfezione tutte le pappe nelle varie fasi che lo svezzamento prevede.
Un qualcosa che se sa fare anche tanto altro lo si usa ancor più volentieri.
Nei miei quattro anni da mamma ho raramente dato un omogenizzato. Casi di “estrema necessità” in cui essendo fuori casa non avevo modo di cucinare di persona quello che i miei bambini dovevano mangiare.
Occasioni più uniche che rare dove tra l’altro i miei figli hanno letteralmente rifiutato quello che i vasetti già pronti contenevano.
Nel tempo ho anche provato svariati omogenitazzori che mi aiutassero nella gestione della preparazione degli alimenti per i miei bambini ma anche del tempo da dedicare a questo e a molte altre incombenze che una mamma ha nel suo quotidiano.
E nonostante ne abbia provati di diversi, sono sempre curiosa nello scoprire le novità che di volta in volta il mercato offre alle future mamme, trovando anche dei prodotti interessanti e comodi sotto diversi aspetti.
L’ultima scoperta è stata lo Chefy 5 di Miniland.
Un robot da cucina 5 in 1 che non solo omogeneizza in due modi differenti ma è un grande aiuto anche per tante altre necessità che si possono presentare fin dalla nascita del nostro piccolino.
Sterilizza, scongela e riscalda senza avere la necessità di possedere diversi prodotti per poter svolgere queste funzioni.
Fa tutto lui. Semplicemente.
Un prodotto che se avessi scoperto quasi cinque anni fa quando mi accorsi di essere in dolce attesa del primo bimbo probabilmente non mi avrebbe fatto conoscere tutto quelli provati fino ad oggi.
E forse in merito a questo non tutto il male viene per nuocere perché vista la mia curiosità, avere qualche nozione in più mi permette di apprezzare maggiormente una soluzione così completa come lo Chefy 5.
L’ho provato e gradito in tutte le sue funzioni anche solo per avere la certezza che svolgesse a dovere tutto quello che promette. E anche se l’inizio dello svezzamento con Enea non dovesse essere esattamente come lo immagino (o anche molto peggio) so che fondamentalmente riuscirò a gestire il mio tempo al meglio grazie ad un aiuto in cucina.
Il resto dipende tutto dal piccolo uomo in attesa della sua prima pappa.
Nel frattempo comunque studio il ricettario dello Chefy 5 in attesa di quel momento e, magari, mi infondo ulteriore coraggio riguardando il mio video sull’argomento.
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[…] lettini da campeggio, vaschetta per il bagnetto, vestiti di ricambio, giochini vari, cuoci pappa, ecc… La sopravvivenza ad un evento del genere potrebbe terminare già al riempimento di […]