La domenica é da sempre il mio giorno preferito. Fin da bambina mi ha regalato momenti da ricordare con piacere.
La domenica é il giorno del pranzo dalla nonna, delle risate, delle feste di paese, delle passeggiate in compagnia.
La domenica é famiglia.
Persino quando sono diventata adulta e si é rivelato un comune giorno lavorativo aveva un tocco magico.
Aveva quel non so che di unico che nonostante tutto, riempiva le giornate come nessun altro giorno della settimana riusciva a fare. La domenica era domenica, sempre.
E poi io di domenica, ci sono nata.
Persino adesso che la domenica é esattamente un giorno come tutti gli altri ha sempre quel qualcosa in più.
É diventato un giorno comune soprattutto da quando sono mamma, perché da tale non esistono più giorni di riposo. Non esiste più quel giorno particolare dove puoi permetterti di poltrire staccando da una settimana di lavoro.
Fosse quel giorno domenica o qualsiasi altro. Si perché anche un altro comune giorno “poteva diventare” domenica.
Ma da mamma dove il lavoro ti impegna ventiquattro ore su ventiquattro, dove non esiste malattia, vacanza, o riposo. Dove non esistono quei momenti dove dici o pensi “oggi dormo di più” oppure “oggi voglio staccare da tutto” e dove lasci correre il tempo senza che questo ti intacchi.
Eppure nonostante il tempo non sia mai abbastanza, nonostante ogni giorno abbia il sapore di quello precedente, la domenica ha ancora qualcosa di speciale.
Adesso che sono mamma é ancora un momento bellissimo da passare in famiglia, la mia. Quella famiglia che ho creato insieme a mio marito e con i miei tre bambini dove spesso quello che viviamo é forse monotono ma che nonostante tutto si distingue sempre.
Dopo tanti anni questo giorno é ritornato nella mia vita come uno di quelli che ha ancora senso facendoci riunire intorno ad un tavolo per il pranzo o per la cena. Un giorno dove puntualmente almeno uno dei figli é malato e ci si ritrova a doversi destreggiare tra medicine conosciute e quelle un pò meno.
Un giorno che può trasformarsi in qualcosa di diverso nelle sue sfumature anche solo grazie ad una passeggiata.
Si perché di domenica dove ci ritroviamo in cinque, possiamo anche uscire a piedi senza che io debba impazzire per organizzarmi con tre bambini. Impossibile infatti uscire con tre passeggini avendo a disposizione solo quattro mani ma da quando prima dell’estate abbiamo iniziato ad usare il nostro passeggino gemellare, la parola impossibile difficilmente fa ancora parte del mio vocabolario.
Come previsto infatti abbiamo sfrattato il figlio più grande dalla sua comoda seduta per piazzarci una bella navicella per il più piccolo. Ed é così che la nostra carrozza per due é pronta per l’uso in modo anche decisamente più leggero e pratico.
E con orgoglio passeggiamo noi cinque dove i due adulti si dividono i figli e dove io da mamma, mi prendo semplicemente cura dei piccoli permettendo al secondo dei miei figli di continuare ad esplorare il mondo con i suoi occhi mentre il piccolino dorme beato e al sicuro nel suo piccolo mondo.
Camminando lo osservo mentre sorride agli angeli e nel frattempo parlo con il resto della mia famiglia come se le cose non fossero mai cambiate. Ci fermiamo per veder correre i bambini in piazza giocando come hanno sempre fatto mentre di tutto questo Enea ancora non riesce a coglierne la bellezza ma amo immaginare a quando anche lui userà questa carrozza proprio come facevano i fratelli maggiori solo poco tempo fa.
Imparerà anche lui a chiedere di poter scendere.
Imparerà anche lui a voler giocare ancora tanto da non volerci risalire e imparerà anche lui a litigare con noi perché non vorrà rientrare a casa.
Queste domeniche in cinque, dove Enea é ancora così piccolo da non accorgersi del tempo che passa so già che mi mancheranno come un giorno mi mancherà cambiargli il pannolino ogni mezz’ora e come mi mancherà uscire di casa con una borsa colma di salviette e ricambi per ogni evenienza.
Questi momenti che per viverli tutti insieme dobbiamo attendere la domenica, io sono fortunata a viverli ogni giorno della settimana perché si, Cesare va all’asilo e il marito é impegnato nel lavoro ma io ancora posso godere della compagnia costante dei miei bambini senza aver bisogno di qualcuno che mi dia una mano nell’uscire da sola con i due più piccoli.
Certo é innegabile che i momenti di panico esistano magari mentre allattando l’ultimo arrivato, il fratellone ha solo voglia di correre e giocare. Però uscire solo noi tre o tutti e cinque non toglie mai il piacere del voler trascorrere del tempo in famiglia.
E anche se la famiglia può avere diverse forme io amo le ore passate così.
Semplicemente passeggiando.
Registrando ogni attimo come unico e com quelli che un giorno mancheranno perché loro inevitabilmente cresceranno e non avranno più bisogno della navicella, del l’ovetto o del passeggino.
E come smetteranno di richiedere di tutto questo, forse un giorno smetteranno anche di avere bisogno di noi nonostante per loro ci saremo sempre.
Quello che però ad oggi più rimpiango é l’errore di non di non aver scelto la soluzione di un passeggino gemellare come l’ABC design Zoom anche due anni fa quando nato il mio secondogenito, ho voluto optare per altro. Passeggini sicuramente bellissimi e ben fatti ma che mi hanno fatto “perdere” queste emozioni giorno dopo giorno.
E quindi adesso me li godo fino in fondo allo stesso modo di come ho ripreso a godermi le mie domeniche in famiglia. Perché tutto ha un sapore diverso ma che mai avrei creduto potesse essere più buono di così.
Nelle immagini il passeggino Z00m di ABC-Design nella versione fratellare navicella/seduta ideale per poter trasportare due bambini di età diverse di cui un neonato. I supporti sono intercambiabili permettendo alla versione seduta di poter reclinare lo schienale per far riposare il bambino in caso di necessità (leggi anche il post di Zoom ABC-Design nella versione gemellare).
I tessuti sono studiati per poter svolgere una funzione protettiva con fattore PF50+ e la navicella ha la cappottina direzionale in base alle esigenze e alla direzione della luce. È fornita anche di copertura anti vento ed è comoda da riporre perché si appiattisce su se stessa occupando meno spazio.
Anche la borsa cambio della linea fashion è comodissima perché molto capiente e multitasking sia con gli accessori in dotazione che con le tasche multiuso utili anche per mamme che non allattano al seno. Ha infatti apposite tasche termos dedicate a vari biberon e contenitori oltre quale riservate al cambio pannolino. È comoda per poter portare con se tutto l’occorrente per uno o due neonati (o bimbi più grandi).
2 comments
Post interessante. Ma posso chiedere il prezzo di questo fratellare/gemellare? E pesa molto? Grazie! Stella, mamma di Costanza (14 mesi) e in attesa di Ottavia
Ciao Stella! Il prezzo di vendita si aggira intorno a 749 euro e il peso è sicuramente notevole se lo paragoniamo ad un passeggino singolo ma per il tipo di struttura e materiali utilizzati è molto maneggevole.
Un bacione :*