Home Recensione La mamma “casalinga”: l’allergia alle pulizie

La mamma “casalinga”: l’allergia alle pulizie

by Giada Lopresti

La differenza che c’è tra una mamma e una non mamma è solo il numero dei figli presente tra le quattro mura.
I figli sono impegnativi, delle volte estenuanti e richiedono molte attenzioni che spesso azzerano o comunque limitano molto il tempo che si potrebbe dedicare ad altro.

Spesso mi  capitato di sentire frasi del tipo “non sei migliore solo perché sei una mamma” oppure “anche una persona che non ha figli arriva alla fine settimana stanca e senza forze”.

Ed è vero! Anche io prima di avere figli mi lamentavo della stanchezza post lavoro, delle ferie che non arrivavano mai, della mancanza di tempo per me stessa e di molto molto altro.
Anche io prima di avere figli mi lamentavo esattamente come mi lamento oggi.

Con il passare degli anni ho infatti capito che in realtà noi donne tendiamo a lamentarci sempre, per ogni cosa.
Non siamo mamme e ci lamentiamo.
Abbiamo un figlio solo e ci lamentiamo.
Ne abbiamo due e ci lamentiamo.
Ne abbiamo tre o più e, indovinate un pò, continuano a lamentarci.

Questa riflessione mi ha portato alla conclusione che noi donne abbiamo la lamentela inclusa nel DNA. E lo dico da donna eh… da donna che si lamenta ventiquattro-ore-su-ventiquattro.

Mi lamento soprattutto quando no ho tempo o quando la pigrizia fa da padrona al mio corpo perché sono stanca.

Quei momenti in cui sono così spossata da volermi solo tuffare a pesce sul divano, coccolata da un bel film. Anche un film brutto non mi dispiacerebbe perché tanto la ciliegina sulla torta sarebbe solo quella di avere le gambe distese, una posizione supina e il silenzio tutto intorno a me.
Il tutto magari mangiucchiando un milione di schifezze con la consapevolezza di non rischiare di ingrassare nemmeno un grammo.

Ecco la vita che vorrei se non ci fossero costantemente un milione più due cose da fare.

Le mie giornate invece sono scandite in modo decisamente diverso: figli, pulizie, computer, pulizie, fornelli, pulizie, lavatrice, pulizie, stendino, pulizie. E quando sono perplessa sulla possibilità di essermi dimenticata qualcosa da fare, per scrupolo, mi metto ancora a pulire.

Sono sempre stata una maniaca dell’ordine che, diventando mamma, è pian piano svanito per strada dovendolo poi ritrovare per cause di forza maggiore in particolare modo dopo la scoperta dell’allergia di mio figlio. Un odiosa e molto insistente allergia agli acari.
Ecco perché l’ordine ed ecco perché le pulizie frequenti.

Chi soffre di questa patologia, o comunque chi la vive da vicino (come ad esempio una mamma con un figlio), è ben cosciente del fatto che la polvere è impossibile da combattere: si trova ovunque anche nell’immediato momento successivo all’aver pulito.
Non potendo quindi eliminarla totalmente, almeno in casa nostra, si fa il possibile per contrastarla.

L’allergia agli acari comporta quindi un sacco di accortezze nei confronti di chi ne soffre.

Copriletto e guanciali specifici, lenzuola di cotone, coperte sintetiche e l’eliminazione assidua di tutto ciò che può accumulare polvere. Un fardello che annulla totalmente il tempo a disposizione per fare qualsiasi altra cosa, soprattutto se quella “qualsiasi altra cosa” non è poi così urgente.

Mi sono ritrovata a pulire casa nel bel mezzo della notte.

C’è stato un periodo della mia vita dove non riuscendo a conciliare tutto sfruttavo le mie giornate a 360° (un pò come adesso eh, ma non lo faccio principalmente per pulire).
Persino prima di avere figli, usavo il mio unico giorno libero dal lavoro per fare pulizie dedicando tutto il tempo a mia disposizione a qualcosa che non fosse me stessa.

Ecco perché stufa di una vita di privazioni dove il tempo non è mai stato sufficiente nonostante anche mio marito sia uno che in casa collabora in tutto, piano piano mi sono munita di tutto ciò che fosse necessario per poter guadagnare del tempo per me avendo comunque un risultato finale semplicemente perfetto.

La mia prima salvezza è stata la lavastoviglie acquistata tre anni fa con la cucina nella casa nuova.
La seconda salvezza è stata indubbiamente l’asciugatrice (con programma anti-allergy of course) ormai strumento indispensabile da quasi un anno.
E la terza salvezza, ma non meno importante, è stata sicuramente il Roomba di iRobot. Un aspirapolvere che pulisce anche meglio di come potrei fare io.

Sono diventata cliente iRobot sette mesi fa quando, dopo un anno di attesa, ho comparto la nostra prima Roomba 871 durante il black friday di Amazon.
Dopo averle fatto la corte per mesi e dopo aver risparmiato il necessario per acquistarla, in tutta onestà non ci ho voluto pensare due volte. E mai soldi furono meglio spesi.
È proprio dal novembre del 2016 che a casa nostra c’è decisamente meno polvere. Certa di questo perché, se di coincidenze possiamo parlare, mio figlio quest’inverno ha avuto molte meno crisi respiratorie causate dall’allergia rispetto ai due inverni passati.

Ho acceso la mia Roomba ogni giorno negli ultimi sette mesi.

Ed esattamente ogni giorno svuotavo il suo cassettino raccogli polvere con una marea di sporcizia che tutt’oggi mi chiedo dove riesca a trovarla.
Pulisce ovunque senza il minimo sforzo e in modo automatico, e la mia schiena ha iniziato a ringraziare per le ore chinata a terra risparmiate per pulire sotto il letto matrimoniale e sotto i mobili.

Se mi fossi decisa a comprarla anche prima di diventare mamma, avrei goduto di moltissimi giorni di riposo dal lavoro.
Proprio come adesso ottimizzo il mio tempo accendendo il Roomba mentre sto facendo altro o mentre sono fuori casa. Soprattutto da quando ho anche la versione Roomba 966 (insieme alla 871 che si dedica solo alla pulizia approfondita della cameretta), in casa è tutta un ‘altra musica.

Mezz’ora prima di mettere a letto i bambini accendo l’iRobot nella loro stanza e dopo averli messi a letto, mentre allatto comodamente distesa sul letto in camera, con l’applicazione nel telefono accendo la nuova Roomba 966 che nel frattempo pulisce il resto della casa per me.
Il tempo di addormentare il mio bambino e Roomba ha già finito di pulire permettendomi una veloce passata di straccio per dare il tocco di pulizia finale sia per il grande allergico che per il piccolo gattonatore.

Con la versione 966 che si utilizza anche con l’app.

Si ha anche la possibilità di mappare le pulizie controllando le tempistiche di utilizzo e il percorso eseguito, opzione che mi consente di accertarmi che non si sia saltata qualche parte del pavimento.
È diventata un auto fondamentale che non cambierei con nessun altro modello perché soprattutto quando si hanno dei bambini, il tempo che si usa per fare le pulizie sarebbe sempre preferibile trascorrerlo in loro compagnia.

Sono e con molta probabilità rimarrò una persona che continua a lamentarsi perché non ha mai tempo ed energia ma da quando sono cliente iRobot, devo ammettere che i miei brontolii sono meno intensi e frequenti.
Lagne che sono sicura termineranno non appena mi deciderò a comprare anche il Braava Jet per eliminare definitivamente anche il tempo dedicato al mocho.

Devo però dire grazie alla tecnologia che anche inquietante questo caso mi fa risparmiare tempo, molto molto tempo. Ma soprattutto grazie perché non solo non mi sento più una vecchia mummia decrepita piena di acciacchi e mal di schiena, ma perché posso affidare le incombenze più odiose a qualcuno che ci pensa per me pulendo molto meglio di come sarei in grado di fare io.

©MammaCheVita - Tutti i diritti riservati

You may also like

4 comments

iRobot Roomba fa risparmiare tempo alle mamme - Naper Multimedia Agenzia di Comunicazione Milano 13 Giugno 2017 - 17:52

[…] iRobot Roomba “pulisce ovunque senza il minimo sforzo e in modo automatico, e la mia schiena ha iniziato a ringraziare per le ore chinata a terra risparmiate per pulire sotto il letto matrimoniale e sotto i mobili. Se mi fossi decisa a comprarla anche prima di diventare mamma, avrei goduto di moltissimi giorni di riposo dal lavoro. Proprio come adesso ottimizzo il mio tempo accendendo il Roomba mentre sto facendo altro o mentre sono fuori casa. Soprattutto da quando ho anche la versione Roomba 966 (insieme alla 871 che si dedica solo alla pulizia approfondita della cameretta), in casa è tutta un’altra musica”. Continua a leggere l’articolo completo qui. […]

Reply
Mammanonsinasce 15 Giugno 2017 - 9:33

Quali differenze ci sono tra i due modelli?? E quale consiglieresti per il primo acquisto?
Gli sto facendo il filo da un bel po’ e vorrei proprio farmi un bel regalo prima di trasferirci nella casa nuova..
Grazie!!

Reply
Giada Lopresti 20 Giugno 2017 - 18:17

Sicuramente la potenza d’aspirazione! Ovviamente i modelli più recenti sono più efficienti e potenti. A parer mio il 966 pulisce l’area totale in meno tempo ed è comodo da azionare a distanza anche dall’app (se quindi sei al lavoro e hai dimenticato di azionare o programmare l’iRobot puoi provvedere semplicemente usando lo smartphone) mentre l’871 puoi utilizzarla con il telecomando e questo ti permette di poterla indirizzare tu stessa all’interno di una stanza senza dover necessariamente toccarla (oppure se rimane bloccata sotto al letto con un giocattolo di tuo figlio le permetti di venire fuori senza infilarti sotto il letto).
Sono ottime entrambe ma se dovessi scegliere opterei sicuramente sulla 966 :*

Reply
Una smartphone a prova di bambino | MammaCheVita 18 Agosto 2017 - 13:59

[…] sempre sognato una casa il più possibile tecnologica e dopo l’aspirapolvere che pulisce da solo, l’asciugatrice, i baby monitor che fungono anche da video sorveglianza e le prese della […]

Reply

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.